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GITA IN CARNIA - da SUTRIO 1300 ai monti TAMAI e ARVENIS
DOMENICA 12 GIUGNO 2016
Premessa: la gita è abbinata a un’altra più lunga che propone una traversata da Ovaro-Lenzone a Arta Terme passando per la forcella Arvenis (o Tamai), unico punto in comune dei due itinerari.
Premessa: la gita è abbinata a un’altra più lunga che propone una traversata da Ovaro-Lenzone a Arta Terme passando per la forcella Arvenis (o Tamai), unico punto in comune dei due itinerari.
Percorso stradale: partenza
in corriera da Trieste, arrivo a Ovaro e discesa del primo gruppo. La corriera
riparte da Ovaro e porterà i gitanti del secondo gruppo a Sutrio 1300 passando
per Ravascletto. Alla conclusione dell’escursione la corriera andrà da Sutrio
1300 ad Arta Terme da dove, a comitiva riunita, ripartirà per Trieste.
Gli orari seguenti partono dal presupposto di un arrivo a Sutrio 1300 entro le ore 10.30
Salita ai MONTI
ZONCOLAN, TAMAI e ARVENIS.
partendo da SUTRIO 1300
L’itinerario: Sutrio 1300 (1320 m),
rifugio Tamai (1705 m), sella Zoncolan (1730 m), monte Tamai (1970 m), forcella
Arvenis (1847 m), monte Arvenis (1968 m-facoltativo), malga Tamai (1584 m),
Sutrio 1300 (1320 m).
IL PROGRAMMA, indicazioni e orari: cliccando sui nomi in rosso si aprono i siti corrispondenti
Ore 10.30 Sutrio 1300 (punto 1). Partenza a piedi dai posteggi
delle strutture turistiche (rifugio hotel Moro, baita da Rico, al Pignau e Tre abeti) in gran parte chiuse in questo periodo, poste alla
partenza degli impianti sciistici. Per raggiungere la sella Zoncolan si è giocoforza
scelta la percorrenza delle piste da sci perché queste hanno occupato gran
parte il versante est dei monti Zoncolan e Tamai, condizionando gli itinerari
escursionistici. Inizialmente si transita sul prato della facile pista che
porta all’albergo al Cocul; poi seguiamo una successiva pista che parte a fianco. Giunti
al ripiano dove ci sono due serbatoi d’acqua che servono per la produzione della neve artificiale, scegliamo la pista meno ripida,
quella che si tiene vicino alla strada asfaltata arrivando così alla baita albergo Goles. Poco più su si trova la Terrazza Tamai. Infine, per evitare ancora l’asfalto, seguiamo un raccordo della pista che
ci consente di raggiungere il piccolo ma confortevole rifugio Tamai, che
essendo aperto è un ottimo punto d’appoggio per un ristoro, anche mangereccio.
Qui i meno allenati potranno concludere la loro camminata tornando
autonomamente alla corriera seguendo le piste fatte all’andata oppure la strada
asfaltata.
Ore 12.30 rifugio Tamai
(punto 2). Con una breve salita
raggiungiamo la sella Zoncolan, dove passa la strada, diventata nota per le
epiche imprese ciclistiche, proveniente da Ovaro.
Ore 12.45 sella Zoncolan (punto 3).
Cominciamo a seguire il sentiero segnalato n°170, che dapprima sale e poi va a
raccordarsi con le piste delle seggiovie più meridionali. Per salire al monte Tamai si può sia tranquillamente risalire tutta la larga pista che termina in vetta oppure,
ed è senz’altro più meritevole, seguire ancora il panoramicissimo sentiero 170
che risale lungo la cresta della dorsale erbosa e si conclude poco sotto la
cima, proprio dove arriva l’indubbiamente deturpante seggiovia. La vera vetta e
il libro delle firme sono ormai a due passi. Il panorama a 360° è molto vasto e
spazia tutt’intorno su molte valli e altre importanti cime. Proprio di fronte
si erge il dirupato monte Arvenis.
Ore 14.00 monte Tamai
(punto 4). Con un sentiero poco
segnalato ma evidente scendiamo alla forcella Arvenis (o Tamai), che separa il Tamai
dall’Arvenis. Da qui passa il collegamento escursionistico fra Ovaro (val
Degano) e Arta Terme (val del But) oggetto della gita abbinata. La salita è molto
meritevole da fare, a patto di possedere ancora la voglia e la forza. Importante:
gli orari si riferiscono a chi sceglie di salire anche il monte Arvenis; chi
fosse in ritardo o vi rinuncia partiranno dal monte Tamai con più calma,
accompagnati da un collaboratore della Trenta Ottobre.
Ore 14.30 forcella Arvenis (punto 5).
La salita al monte Arvenis è meno impegnativa di quanto sembra. Il sentiero,
pur talvolta stretto, è ben tracciato e sceglie i tratti più adatti e meno
esposti. Arrivare in cima è molto soddisfacente perché questa è forse ancor più
svettante e panoramica del dirimpettaio Tamai.
Ore 15.15 monte Arvenis
(punto 6). Si ritorna alla forcella Arvenis
seguendo lo stesso sentiero. Dalla forcella parte in discesa il sentiero n°157,
che inizialmente è un po’ trascurato, quello che farà il primo gruppo, che ci
porterebbe verso altre malghe (Agareit, Meleit, Dauda ) e infine, passando per
il paesetto di Fielis, fino a Arta Terme. Noi invece prendiamo un sentiero di raccordo
abbastanza dissestato che sfocia su una carrareccia e prendendo questa a
sinistra arriviamo alla rinnovata malga Tamai.
Ore 16.30 malga Tamai
(punto 7). Una strada in salita ci riporterebbe nel cuore del
comprensorio sciistico e al rifugio Tamai, noi invece prendiamo, con qualche
incertezza perché il segnavia è sbiadito, un buon sentiero che prima traversa e
poi scende con tornanti fatti di recente che ci consentono di evitare di
attraversare le piste. Siamo così giunti al ormai conosciuto ripiano con i laghetti
artificiali. Ripercorrendo le piste che abbiamo seguito al mattino,
raggiungiamo infine i grandi posteggi di Sutrio 1300 e la nostra corriera.
Ore 17.30 Sutrio 1300 (punto 1). Partenza con la corriera,
allo scopo di raggiungere Arta e il primo gruppo, giunto alla loro conclusione
della traversata Ovaro-Arta Terme.
Ore 18.15 Arta Terme.
Partenza di tutta la comitiva con la corriera per il rientro a Trieste.
Il
programma della gita sarà strettamente osservato, salvo casi di forza maggiore.
Capogita: Roberto Vernavà (cell. 3382598652)
Capogita: Roberto Vernavà (cell. 3382598652)
Caratteristiche dell’itinerario
completo (E): ore 6.30 di cammino. Dislivello metri 770 in salita e in discesa.
Senza l’ascesa al monte Arvenis, ore 1 e ½ e 120 metri di dislivello in meno.
La mappa della gita è tratta dalla carta Tabacco n° 9 di scala originale 1:25000
|
Quinta tappa della traversata "Andar per campeggi" - da Razdto a campeggio Pivca
ANDAR PER CAMPEGGI
GRANDE TRAVERSATA DAL GOLFO DI PIRANO
ALLE GROTTE DI POSTUMIA
quinta tappa: DOMENICA 22 MAGGIO 2016
UNA TRAVERSATA PER VISITARE I PAESI
AI PIEDI DEL MONTE NANOS
L'itinerario: Razdrto-Prevallo (575 m), Veliko Ubelisko-Oblisca grande (589 m), Strane (656 m), Šmihel-San Michele (604 m), castello di Predjama-Castel Lueghi (520 m), campeggio Pivka Jama (583 m).
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e
orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in via
Fabio Severo, di fronte alla Rai.
Ore 8.00 Trieste. Partenza con la corriera. Entrati in
Slovenia attraverso l'ex-valico di Basovizza-Lipica, si passa per i paesi di Lokev-Corgnale
e Divača-Divaccia e Senožeče-Senosecchia. Continuando a seguire la strada
principale, dopo pochi chilometri si raggiunge il paese di Razdrto-Prevallo (a
39 km. da Trieste), posto sullo spartiacque fra l’Adriatico e il mar Nero.
Sosta per il caffè presso il bar del centro benessere Miriam (tel.003865751525). Inglobato nelle strutture del centro c’è il relativo campeggio.
Molto vicino parcheggerà la corriera; preparativi per iniziare le due possibili
escursioni.
Ore 9.30 Razdrto-Prevallo (punto 1) Gruppo 1: partenza a piedi di coloro che hanno scelto intraprendere
in modo autonomo la salita alla cima del monte Nanos (687 m. di dislivello)
seguendo il sentiero attrezzato del "naso". Si ricongiungeranno presso
il rifugio Voikova koca con quanti hanno fatto la “notturna al Nanos”, per poi
proseguire con loro fino al castello di Predjama (capogita Maurizio Toscano),
luogo dove si riuniranno al gruppo 2.
Ore 9.30 Razdrto - Prevallo (punto 1). Gruppo 2: Partenza a piedi. Per
raggiungere Veliko Ubelisko si può seguire (2,3 km) la poco frequentata strada
asfaltata; più escursionistico ma anche se più complicato il percorrere i prati
a monte della strada. La soluzione più semplice consiste nel risalire un pendio
erboso (80 m. di dislivello) per rintracciare un’evidente carrareccia con cui
si traversa a mezzacosta, fino a pervenire alla prima abitazione del paese. Breve
digressione su una modesta elevazione prativa che offre un grande panorama
circolare della zona. Visita a Veliko Ubelisko, composto di case vecchie ma
abbastanza ben tenute e dalla bella chiesa di San Ulrico, che presenta il
campanile in facciata. In paese è presente il buon agriturismo Zlajf (tel. 0038631624396). Il proprietario alleva anche cavalli e pecore.
Ore 10.30 Veliko Ubelisko-Oblisca grande (punto 2). Per raggiungere Strane,
è stata piuttosto laboriosa l'individuazione di un possibile itinerario escursionistico,
ipotesi che risulta inesistente perfino ai paesani locali. Lo scopo era di far
evitare l'obbligo di percorrere (per 2,8 km) la bella e poco frequentata strada
asfaltata locale passante per il limitrofo Malo
Ubelisko, che resta comunque la soluzione più facile e meno faticosa. Dopo
parecchi sopralluoghi si sono individuate soltanto alcune possibili piccole
digressioni della strada, che ci consentirebbero d'evitare soltanto qualcuna
delle molte aree recintate destinate al pascolo come pure il passaggio dei
tanti piccoli rii che scendono dalle pendici del Nanos. Alla fine si è deciso
di seguire invece un bel percorso alternativo costituito da una facile carrareccia
che collega Veliko Ubelisko a Strane passando per un solitario bosco, che però
obbliga a un supplemento di dislivello di 140 metri, pervenendo così alle prime
case di Strane. A Strane
confluiranno anche quanti avranno scelto di salire alla vetta del monte Nanos.
Transito in visita all'appartato paese,
dove l'attività di allevamento bovino è ancora attiva e l'ambiente rurale
prevalente. Davanti alla chiesa, che è dedicata alla Santa Croce, esiste un
tasso vecchio di 500 anni, giustamente considerato alla stregua di monumento
naturale.
Ore 12.00 Strane (punto 3). Attraversato il paese,
si segue lo scarso segnavia, che ci suggerisce di seguire una stradina a fondo
naturale che traversa in piano, con aperto panorama verso la vallata di
Postumia. Poi, passando brevemente per un boschetto (possibilità di fango dopo
le piogge), si scende fino a sfociare in grande e ondulato altopiano prativo,
splendidamente fiorito in primavera, che precede l'arrivo al prossimo paese,
Šmihel. Si attraversa il paese, dove alle vecchie case si alternano
ricostruzioni recenti. In posizione più elevata è posta la chiesa, dalla quale
si gode di bella veduta sul bordo del Nanos e su tutto altopiano gravitante
attorno a Postumia. Più a monte è stata scoperta un'importante area di
ritrovamenti archeologici.
Ore 13.00 Smihel-San Michele (punto 4). Chiare segnalazioni
indicano la nostra prossima meta, il castello di Predjama. Non si può sbagliare
perché la carrareccia è segnalata e coincide anche con la classica "Via
Alpina" l'ambito e impegnativo itinerario (occorrono in totale circa tre
mesi di cammino) che attraversa tutto l'arco alpino, toccando ben sei nazioni.
In circa un'ora di tranquillo cammino si raggiunge, quasi all'improvviso, l'attrazione,
storica e naturale, costituita dal castello che rende unico lo scenario offerto
dalla zona di Predjama. Visionato l'ingresso dell'inghiottitoio dove sparisce
il fiume Lokva, si sale all'entrata del famoso castello nella roccia. Il primo castello risaliva all’undicesimo
secolo. L’attuale, incastonato nella parete verticale è in stile rinascimentale.
Rimandando la visita agli interni (però da non mancare in qualche altra
occasione) e quella dell’interessante complesso delle grotte sottostanti il
castello, si raggiunge la non lontana, antica chiesa, che ha accanto un grande
tiglio dove una leggenda popolare vuole sia sepolto il condottiero Erasmo. Sosta
per il ricongiugimento della comitiva con quelli della notturna al Nanos,
presso la gostilna Pozar (tel.003865757200). Nel
posteggio adiacente attenderà la corriera che consentirà ai più stanchi di
accorciare la loro escursione (partenza della corriera ore 16.15 - questi avranno il
tempo per eventualmente entrare e visitare il castello, al costo di € 12.
Tutti assieme si ripartirà, percorrendo uno
sterrato che consentirà di evitare l’asfalto; poi per prati si arriverà a un
incrocio di strade (azienda di lavorazione del legno), dove si prenderà una
carrareccia che condurrà, nel modo più breve possibile, al campeggio Pivka
Jama. L’ambiente boschivo in cui si transiterà è molto solitario e suggestivo;
non esiste il segnavia, e soltanto la presenza di un bivio (a sulla piantina) potrà provocare qualche incertezza. Alla
fine si andrà a sfociare in una strada bianca che poi si raccorda a un’altra
più larga e, seguendo questa, con una serena camminata finale si raggiungerà
l’entrata del campeggio Pivka Jama (punto 6). Il complesso è molto grande e immerso nel verde, con numerose
casette da affittare e tanto spazio alberato per il soggiorno di tende, camper
o roulotte. Sono presenti molti confort accessori, quali piscina, negozio,
ristorante e aree sportive. Lo spazio del campeggio è aperto anche nei mesi non
estivi per libere camminate distensive; al centro si apre l’ingresso
dell’importante fenomeno carsico costituito dall’abisso del fiume Pivka e la Črna jama,
direttamente collegate grazie a una galleria artificiale (di solito chiusa)
con il grandioso complesso delle grotte di Postumia. Per problemi organizzativi non si potrà effettuare
la visita alle due grotte.
Ore 17.30 Campeggio Pivka jama. Sosta di 1 ora presso il ristorante del campeggio per festeggiare tutti assieme la conclusione della camminata, che è anche la quinta tappa della serie "Andar per campeggi". Possibilità d'usufruire, in convenzione facoltativa, da prenotare in sede entro venerdì 20 maggio, di una cenetta di arrosto di maiale con patate e verdura stufata, al prezzo concordato di € 6 (sei).
Ore 18.30 campeggio Pivca jama. Partenza con la corriera. Dal campeggio si raggiunge Postumia (a 7 km), e da qui, prendendo l'autostrada slovena, si rientra in Italia attraversando l'ex valico di confine di Fernetti.
Ore 17.30 Campeggio Pivka jama. Sosta di 1 ora presso il ristorante del campeggio per festeggiare tutti assieme la conclusione della camminata, che è anche la quinta tappa della serie "Andar per campeggi". Possibilità d'usufruire, in convenzione facoltativa, da prenotare in sede entro venerdì 20 maggio, di una cenetta di arrosto di maiale con patate e verdura stufata, al prezzo concordato di € 6 (sei).
Ore 18.30 campeggio Pivca jama. Partenza con la corriera. Dal campeggio si raggiunge Postumia (a 7 km), e da qui, prendendo l'autostrada slovena, si rientra in Italia attraversando l'ex valico di confine di Fernetti.
Ore
20.00 Trieste. Arrivo in
piazza Oberdan (km 51 dal campeggio). Fine della gita.
La mappa è tratta dalla carta slovena
“Notranjski kras” di scala 1:50000.
Il programma della gita sarà strettamente
osservato salvo cause di forza maggiore.
Capogita:
Sergio Ollivier– cell. 3493413641
Capogita “Notturna al Nanos”: Maurizio Toscano – cell. 3200690016
Caratteristiche
dell’itinerario: si
svolge quasi interamente su comode carrarecce.
Ore 6 di cammino – metri 300 di salita,
metri 280 di discesa, + visita alle
grotte.
Possibilità di accorciare di due ore il
percorso completo, usando la corriera.
Quota di partecipazione: corrisponde
a € 17 per i soci Cai. Per i non soci Cai un supplemento di € 8 per
l’assicurazione soccorso alpino.
Iscrizioni: si
accettano presso la segreteria del Cai XXX Ottobre di via Battisti 22 (tel.
635500), dalle ore 17.30 alle ore 19.30, dal lunedì 16 al venerdì 20 maggio.
“NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA"
TRAVERSATA ISONTINA IN TRE TAPPE DA MONFALCONE A PLAVE D'ISONZO
LUNGO LA ZONA DEL FRONTE DEL SECONDO ANNO DI GUERRA
terza tappa: DOMENICA 8 MAGGIO 2016
TRAVERSATA DAL MONTE SANTO AL FIUME ISONZO
TRAVERSATA DAL MONTE SANTO AL FIUME ISONZO
L'itinerario: Prevala-Sella di Dol (336 m), Sveta Gora-Santuario di Monte Santo (681 m), Preški vrh (503 m), monte Vodice (651 m), Kuk-monte Cucco (612 m – facoltativo), Paljevo (350 m), monte Prižnica, o quota Montanari (383 m), Plave-Plava d'Isonzo (127 m)
Tutta la >> DOCUMENTAZIONE DELLA GITA <<
IL PROGRAMMA DEL CAI TRENTA OTTOBRE
Tutta la >> DOCUMENTAZIONE DELLA GITA <<
IL PROGRAMMA DEL CAI TRENTA OTTOBRE
|
IL PROGRAMMA DEL CAI TRENTA OTTOBRE
.“NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA"
TRAVERSATA ISONTINA IN TRE TAPPE DA MONFALCONE A PLAVE
LUNGO LA ZONA DEL FRONTE DEL SECONDO ANNO DI GUERRA
seconda tappa: DOMENICA 3 APRILE 2016
DALLA VALLE DEL VIPACCO AL MONTE SAN GABRIELE
L'itinerario: Miren-Merna (44 m), fiume Vipava-Vipacco (38 m), Orehovlje-Raccogliano (52 m), vigneti di Vrtojba-Vertoiba (84 m), località Markov hrib-monte San Marco (175 m), Rožna Dolina-Valdirose (92 m), bosco Panovec-Panovizza (87 m), castello Kromberk-Moncorona (162 m), Vracta-sella di Rausnizza (403 m), Škabrijel-monte San Gabriele (646 m), Prevala-sella di Dol (336 m).
Se >> cliccate qui << potete vedere tutta la documentazione della gita.
Se >> cliccate qui << potete vedere tutta la documentazione della gita.
La mappa è tratta dalla carta slovena Kartografia "Posočje" di scala 1:40000 |
IL PROGRAMMA (versione Ollivier) della seconda tappa della traversata da Monfalcone a Plave d'Isonzo: da Merna al monte San Gabriele, nel "Centenario della Grande Guerra"
.
“NEL CENTENARIO
DELLA GRANDE GUERRA"
TRAVERSATA ISONTINA IN TRE TAPPE DA
MONFALCONE A PLAVE
LUNGO LA ZONA DEL FRONTE DEL SECONDO ANNO
DI GUERRA
seconda tappa: DOMENICA 3 APRILE 2016
DALLA VALLE DEL VIPACCO AL MONTE SAN
GABRIELE
L'itinerario:
Miren-Merna (44 m), fiume Vipava-Vipacco (38 m), Orehovlje-Raccogliano
(52 m), vigneti di Vrtojba-Vertoiba (84 m), località Markov hrib-monte San
Marco (175 m), Rožna Dolina-Valdirose (92 m), bosco Panovec-Panovizza (87 m),
castello Kromberk-Moncorona (162 m), Vracta-sella di Rausnizza (403 m), Škabrijel-monte
San Gabriele (646 m), Prevala-sella di Dol (336 m).
IL
PROGRAMMA DELLA GITA, informazioni e orari: cliccando sui nomi in rosso si aprono i link corrispondenti
tutti gli orari si intendono "partenza da..."
tutti gli orari si intendono "partenza da..."
Ritrovo dei partecipanti alla gita in
piazza Oberdan.
Ore
7.00 Trieste. Partenza
con la corriera. Percorsa la SS.55 (del Vallone), si entra in Slovenia
attraverso l’ex valico di Miren e si posteggia al centro di Merna, subito prima
del ponte sul fiume Vipacco (km. 40 da Trieste). Sosta per il caffè e
preparativi per iniziare l’escursione.
Ore
8.30 Miren-Merna (punto 1). Partenza a piedi. Oltrepassato
il ponte, a fianco della gostilna Bric parte un raccordo che, superato con un
ponte pedonale il Vipacco (bella vista sul fiume), accede al vicino paesino di
Orehovlje, arrivando nei pressi della sua chiesa e della buona gostilna Makorič (chiusa al mattino).
Ore
8.45 Orehovlje-Raccogliano
(punto 2). Attraversamento del paese che è composto di belle ville, seguendo la
sponda del fiume (interessante l’esistenza di un diroccato mulino, trasformato in nell'affittacamere Mlinu) e prendendo poi
una stradina laterale si sfocia sulla strada principale, arrivando all’incrocio
con la strada che va verso Vertoiba. Per evitare l’asfalto ci inoltriamo in piena
libertà in una grande distesa di vitigni, raggiungendo le prime case di
Vertojba; transitiamo tenendoci al margine est del paese. In questa zona, dopo
la sesta battaglia dell’Isonzo (agosto 1916) passava la linea del fronte della
Grande Guerra. Poco resta delle centenarie postazioni e trincee.
Ore
9.45 vigneti di Vrtojba-Vertoiba (punto 3). Si continua con uno sterrato, proposto
anche come percorso ginnico, che con un paio di saliscendi si dirige verso
l’autostrada slovena, esaurendosi proprio sotto il ponte della statale che da
Nova Gorica va verso la valle del Vipacco (punto x). Qui sarà presente la
corriera che consentirà ai gitanti di eventualmente ridurre il proprio percorso
(dal punto x al punto 5). Seguiamo la strada per un breve tratto e poi prendiamo
a sinistra una stradina che sottopassata la ferrovia Transalpina, prosegue a
fianco dell’autostrada e, con due minimi saliscendi, raggiunge il ponte con cui
si può andare oltre l’importante arteria stradale. Il paesaggio, che era stato
compromesso dalla viabilità, ora cambia perché siamo giunti in una valletta
appartata, coltivata a vite e olivi, con poche case sparse. Giunti alla
frazione Kempršče (una casa vende il miele) s’individua un solitario tratturo
raramente percorso che risale una dorsale boschiva allo scopo di raggiungere la
strada bianca che proviene dalla sommità del Markov hrib-monte San Marco.
Ore
11.15 Località Markov Hrib-San Marco (punto 4). Seguiamo
l’amena carrareccia che scende nella Rožna Dolina (Valdirose), sfociando sulla
strada principale nei pressi della piccola oasi esterna del lussuoso ristorante Picol e al vicino ingresso del bosco Panovec. Ricongiumento dell’intera
comitiva.
Ore
12.00 Rožna Dolina-Valdirose (punto 5).
Attraversamento della nota zona boschiva, un frequentato polmone di verde che
inizia dalla storica chiesa di Castagnavizza. Dopo una modesta area picnic e un
monumento della Grande Guerra, si segue l’itinerario del Gožna učna pot, che
interessa la larga carrareccia che ci consente di attraversare, con una rilassante
camminata, il bellissimo parco.
Ore
12.45 Bosco Panovec-Panovizza (punto 6). All’uscita del bosco si arriva a una
grande area che oggi forma una frequentata zona commerciale, incontrando un recente
ristorante e un supermercato con annesso locale di ristoro dove si farà la
sosta per il pranzo al sacco o avvalendosi dei pasti proposti dall’adiacente self-service.
Superata la strada statale, si perviene alla chiesa di S. Maria: siamo arrivati
in località Kromberk e la nostra prossima meta è il castello omonimo. Per
evitare l’asfalto camminiamo in mezzo ai filari di una vasta area coltivata a
vigneto e, superati due piccoli rii, si arriva al ben tenuto parco esterno del
castello. Visionato l’area dove ci sono una piccola arena e due pozzi antichi,
si arriva al giardino all’italiana che precede l’entrata al castello. Il
castello ha origini antiche (1206), ma l’attuale edificio fu ricostruito all’inizio
del 17° secolo in stile rinascimentale dalla famiglia dei Coronini-Cromberg,
che lo adibì a dimora estiva. Fu danneggiato in entrambe le guerre mondiali ma
sempre recuperato: L’ultimo grande restauro risale al dopo terremoto del 1976,
per stabilirvi la sede del Goriski Musej che sovraintende tutti i musei che
gravitano nella zona isontina e per insediarvi un museo che affronta vari interessanti
argomenti; sarà utile fare una puntata all’annesso ristorante Grajska klet. Qui
sarà presente la nostra corriera.
Ore
14.30 Kromberg Grad-Castello di Moncorona (punto 7). Ancora
una volta la presenza della corriera consentirà nella prosecuzione della gita di
poter scegliere fra due alternative: 1) Visita con guida turistica al museo del
castello (1 ora - costo € 4 a persona) e poi con la corriera raggiungere la
Vracta, dove ha inizio il sentiero per la cima del monte San Gabriele; 2) Salire
alla Vracta a piedi (240 m. di dislivello): inizialmente ci si tiene ai margini
di un vigneto pervenendo alla frazione Breg, dalla quale si accede a una
carrareccia che, se si svolta a destra, si va a sfociare proprio in corrispondenza della sella.
Ore
15.45 Vracta-sella di Rausnizza (punto 8). Ancora una
possibile scelta: 1) se già stanchi, si può scegliere l’itinerario più diretto
che si svolge interamente su sterrato che con pochi saliscendi traversa tutto il
versante ovest del monte pervenendo in circa due ore alla sella di Dol, punto
di conclusione dell’escursione. 2) salita alla cima del monte San Gabriele (metri 240
di dislivello): si segue sempre un sentiero con segnavia; dapprima ci si tiene sul
fondo della più importante trincea austriaca e poi con un sentiero nel bosco si
accede alla sommità. La salita di un’agevole torre metallica consente di poter godere
di un’eccezionale vista circolare che oltre alla pianura isontina mostra tutti
i colli che la racchiudono. Nelle giornate limpide sullo sfondo si staglia una
catena di alte vette che dal monte Nero va fino alle lontane Alpi Carniche. Su
questo monte si svolsero, specie nell'agosto del 1917, le più sanguinose
battaglie della Grande Guerra. Durante il cammino s’incontrano molto spesso le
testimonianze costituite da estese trincee e caverne di ricovero.
Ore
17.00 Škabijel-monte San Gabriele (punto 9). Trascurando un sentiero segnalato che ci condurebbe in maniera più diretta ma anche più ripida alla sella di Dol, la discesa avviene seguendo il segnavia di una più facile mulattiera che ci conduce
a un bivio. Andando a destra (l’altra diramazione ci porterebbe alla gostilna Kekec) con uno sterrato trasversale si raggiunge la sella Prevala, dove è
previsto che si concluda la nostra lunga camminata.
Ore
18.00 Prevala-sella di Dol (punto 10). Partenza di tutta la comitiva con la corriera. Si
scende a Solkan-Salcano e seguendo le indicazioni si rientra in Italia
attraverso l’ex valico di Sant’Andrea. Ripresa la strada del vallone, ci si
ferma al paese di Jamiano.
Ore
19.00 Jamiano, azienda agricola Drejče. Sosta di ¾ d’ora nel frequentato locale
per festeggiare il finale della seconda tappa della traversata isontina, con
possibilità d’usufruire di una cenetta in convenzione, da prenotare in sede
entro venerdì 1° aprile. All’atto della prenotazione si dovrà scegliere fra: 1)
bis di assaggini (gnocchi con gulasch e crespelle con ricotta e spinaci) al costo
€ 6 oppure 2) la specialità della casa jameliska (una specie di lubjanska, però
fatta ai ferri) con patatine fritte al costo di € 12.
Ore
20.00 Jamiano. Ripartenza con la corriera. Seguendo
l’usuale percorso si rientra a Trieste.
Ore
20.45 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km. 53 da
Prevala). Fine della gita.
Il programma sarà strettamente
osservato, salvo cause di forza maggiore.
Capogita: Sergio Ollivier cell.3493413641
e Roberto Vernavà cell.3382598652.
La mappa della gita è tratta dalla
carta slovena Kartografija “Posočje” di scala 1:40000.
Caratteristiche
del percorso: si svolge prevalentemente su carrarecce ben tenute. Solo l’ascesa
al monte San Gabriele segue un sentiero segnalato, però non difficile.
Il percorso completo comporta circa 7 ore di cammino e un dislivello di 780 metri in salita, 500 metri in discesa.
Grazie alla corriera si potrà
ridurre il proprio percorso nei seguenti tratti: 1) dal punto x al punto 5 - 2) visita al museo di Kromberk invece che la salita alla Vracta (da punto 7 al punto 8) - 3) di scegliere
di fare la facile traversata Vacta-Prevala invece che la salita al monte San
Gabriele.
Quota
di partecipazione: corrisponde a € 17 per i soci Cai. Per i non soci Cai un
supplemento di € 8 per l’assicurazione soccorso alpino.
Traversata lungo la riva del litorale dell'Istria slovena - da Pirano a Isola
TRAVERSATA LITORANEA DELL'ISTRIA SLOVENA
DA PIRANO A ISOLA PASSANDO PER STRUGNANO
DA PIRANO A ISOLA PASSANDO PER STRUGNANO
LO SVOLGIMENTO DELLA GITA:
1.a parte: visita a Pirano;
2.a parte: traversata lungo la riva del mare Piran-Pirano, Fiesso, Pazzugo, Santo Spirito, Strunjan-Strugnano, punta Ronco, San Simone, Izola-Isola;
3.a parte: visita a Isola.
IL PROGRAMMA, indicazioni e orari: (cliccando sui nomi in rosso si aprono i siti più interessanti)
Ore 6.30 Incontro all'ex valico italo-sloveno di Rabuiese con l'amico triestino Sergio Ollivier. Proseguimento con la corriera; superata l’ingarbugliata viabilità che sfiora Capodistria, si transita lungo la bella strada costiera passando ai margini di Isola, Strugnano. Arrivo alla cittadina di Pirano .
Ore 10.00 Piran-Pirano (punto 4). Passando per il suo porto di Pirano, si arriva in piazza Tartini ricavata dall’interramento del mandracchio. Nello slargo si trovano gli edifici del palazzo Pretorio (ora Tribunale), il palazzo del Comune (1879), la casa veneziana e la casa Tartini, sede della locale Comunità degli Italiani. Inizio della visita accompagnata di Pirano: il percorso tocca la porta Dolfino, il ghetto degli ebrei, la chiesa di Santo Stefano, la cisterna pubblica (1776) e, percorrendo le strette vie di stampo medioevale, la punta Madonna con il faro e la chiesa di San Clemente. Percorso un tratto del lungomare, si sale vicini all’orlo della sua rupe raggiungendo la chiesa di San Giorgio, risalente al 1317 ma ricostruita in stile barocco nel 1637, che si visita. Adiacenti sono il battistero e lo svettante campanile (1606, alto 46 m.), simile a quello di San Marco a Venezia: dalla sua sommità si gode dell’eccezionale panorama della cittadina, stupendamente occupante la penisola che si protende verso il mare Adriatico. Chiude la visione verso il retroterra la chiesa di San Francesco (1301, un bel chiostro) e le mura difensive del 15° sec. (che sono liberamente accessibili e costituiscono un eccezionale belvedere) che questa volta non si visitano perché fuori percorso, ma da non perdere in altre occasioni di gita.
Ore 11.00 Piran-Pirano (punto 4). Partenza dalla chiesa: poco distante inizia il nostro percorso costiero con cui si potrà seguire a lungo la riva del mare, allo scopo di raggiungere prima Strugnano e infine Isola. Seguendo una comoda passeggiata, si scende lentamente a mezzacosta della strapiombante rupe che d’ora in poi accompagnerà gran parte del nostro cammino. In ½ ora si raggiunge la baia di Fiesso (punto 5) dove sono insediati due buoni alberghi e un campeggio. I due laghetti sono il frutto della vecchia cava d’argilla di una non più esistente fabbrica di laterizi. Il programma della gita intende ora raggiungere Strugnano, ed è possibile scegliere fra due itinerari. Il più difficile segue sempre la spettacolare fascia costiera: il percorso si sviluppa fra pietrame di non grandi dimensioni e, pur talvolta accidentato, non presenta consistenti difficoltà. Può comunque essere d’aiuto l’uso dei bastoncini. La costa, di ampiezza molto variabile a seconda delle maree, splendidamente chiusa da un lato dal mare e dall’altro da una ripidissima parete di rocce marno-arenarie, è inaccessibile dall’alto fino all’oasi dalla piccola baia di Pazzugo (punto 6), dove è insediata una colonia per bambini. Continuando lungo l’affascinante riva sassosa, si raggiunge la località Santo Spirito (punto 7), dove è insediato il complesso turistico di Salinera, dotato di una grande e ben curata spiaggia, un capace albergo e molte casette per vacanza. Qui si potrebbe pervenire con il percorso più facile, di comunque ottimo interesse: dalla baia di Fiesso si sale con la strada d’accesso e giunti in alto si segue una stradina secondaria che poi, all’altezza della deviazione per Pazzugo, si trasforma in carrareccia (è presente anche uno segnavia). Giunti presso una piccola sorgente, si prosegue con un ben tenuto sentiero nel bosco, frequentato dai locali per le loro passeggiate, che corre orizzontale a mezzacosta e sfocia sull’alfalto ½ km. prima della baia di Santo Spirito, che si raggiunge. Ci troviamo all’inizio dell’ampia valle di Strugnano, occupata dalle storiche saline, che ora sono del tutto abbandonate. Transitando sopra l'argine esterno di esse e poi nell’area dedicata alla balneazione, si raggiunge il versante settentrionale del golfo, dove sono situate le importanti strutture ricettive delle terme di Krka. Sosta collettiva in riva al mare presso le panche esterne del bar (aperto) dello stabilimento balneare, per effettuare il proprio pranzo al sacco.
Ore 10.00 Piran-Pirano (punto 4). Passando per il suo porto di Pirano, si arriva in piazza Tartini ricavata dall’interramento del mandracchio. Nello slargo si trovano gli edifici del palazzo Pretorio (ora Tribunale), il palazzo del Comune (1879), la casa veneziana e la casa Tartini, sede della locale Comunità degli Italiani. Inizio della visita accompagnata di Pirano: il percorso tocca la porta Dolfino, il ghetto degli ebrei, la chiesa di Santo Stefano, la cisterna pubblica (1776) e, percorrendo le strette vie di stampo medioevale, la punta Madonna con il faro e la chiesa di San Clemente. Percorso un tratto del lungomare, si sale vicini all’orlo della sua rupe raggiungendo la chiesa di San Giorgio, risalente al 1317 ma ricostruita in stile barocco nel 1637, che si visita. Adiacenti sono il battistero e lo svettante campanile (1606, alto 46 m.), simile a quello di San Marco a Venezia: dalla sua sommità si gode dell’eccezionale panorama della cittadina, stupendamente occupante la penisola che si protende verso il mare Adriatico. Chiude la visione verso il retroterra la chiesa di San Francesco (1301, un bel chiostro) e le mura difensive del 15° sec. (che sono liberamente accessibili e costituiscono un eccezionale belvedere) che questa volta non si visitano perché fuori percorso, ma da non perdere in altre occasioni di gita.
Ore 11.00 Piran-Pirano (punto 4). Partenza dalla chiesa: poco distante inizia il nostro percorso costiero con cui si potrà seguire a lungo la riva del mare, allo scopo di raggiungere prima Strugnano e infine Isola. Seguendo una comoda passeggiata, si scende lentamente a mezzacosta della strapiombante rupe che d’ora in poi accompagnerà gran parte del nostro cammino. In ½ ora si raggiunge la baia di Fiesso (punto 5) dove sono insediati due buoni alberghi e un campeggio. I due laghetti sono il frutto della vecchia cava d’argilla di una non più esistente fabbrica di laterizi. Il programma della gita intende ora raggiungere Strugnano, ed è possibile scegliere fra due itinerari. Il più difficile segue sempre la spettacolare fascia costiera: il percorso si sviluppa fra pietrame di non grandi dimensioni e, pur talvolta accidentato, non presenta consistenti difficoltà. Può comunque essere d’aiuto l’uso dei bastoncini. La costa, di ampiezza molto variabile a seconda delle maree, splendidamente chiusa da un lato dal mare e dall’altro da una ripidissima parete di rocce marno-arenarie, è inaccessibile dall’alto fino all’oasi dalla piccola baia di Pazzugo (punto 6), dove è insediata una colonia per bambini. Continuando lungo l’affascinante riva sassosa, si raggiunge la località Santo Spirito (punto 7), dove è insediato il complesso turistico di Salinera, dotato di una grande e ben curata spiaggia, un capace albergo e molte casette per vacanza. Qui si potrebbe pervenire con il percorso più facile, di comunque ottimo interesse: dalla baia di Fiesso si sale con la strada d’accesso e giunti in alto si segue una stradina secondaria che poi, all’altezza della deviazione per Pazzugo, si trasforma in carrareccia (è presente anche uno segnavia). Giunti presso una piccola sorgente, si prosegue con un ben tenuto sentiero nel bosco, frequentato dai locali per le loro passeggiate, che corre orizzontale a mezzacosta e sfocia sull’alfalto ½ km. prima della baia di Santo Spirito, che si raggiunge. Ci troviamo all’inizio dell’ampia valle di Strugnano, occupata dalle storiche saline, che ora sono del tutto abbandonate. Transitando sopra l'argine esterno di esse e poi nell’area dedicata alla balneazione, si raggiunge il versante settentrionale del golfo, dove sono situate le importanti strutture ricettive delle terme di Krka. Sosta collettiva in riva al mare presso le panche esterne del bar (aperto) dello stabilimento balneare, per effettuare il proprio pranzo al sacco.
Ora 13.00 Strunjan-Strugnano (punto 8). Stiamo entrando nel parco naturale di Strugnano. Il percorso costiero tra Strugnano e Isola è di alta spettacolarità perché le falesie di pietrame a strati di marna e arenaria sono spesso verticali e la spiaggia alterna magnifici tratti ghiaiosi ad altri formati da pietre di discrete dimensioni. In due posti però, in caso di alta marea, è impedito il transito. Esistono solo 4 punti dove è possibile il collegamento fra il mare e la sommità della parete che saranno scelti al momento in base delle condizioni atmosferiche e dell’abilità dei gitanti, e consentiranno a tutti di godere, nel limite delle loro possibilità, della grande bellezza del percorso costiero. Infatti per raggiungere Isola sono possibili due itinerari: con il più difficile si parte dalla zona balneare e per ½ ora la riva non presenta problemi al transito. Qui d’estate sono molti i bagnanti. Giunti all’altezza della punta Strugnano (una volta “punta Prete”) s’incontra un passaggio molto bello ma non facile. I grossi massi franati e la verticalità dell’impressionante parete stratificata rendono ostico il passaggio (specie con massi bagnati) e impossibile nel caso di alta marea. Un erto sentierino consente però di risalire verso l’alto, sfociando nei pressi di una croce. E’ questo un punto di grande panoramicità che potrebbe essere comodamente raggiunto con un percorso più facile che segue il segnavia del sentiero europeo E/6 e, superate le strutture dell’albergo Svoboda, si mantiene sempre vicino al bordo della parete. Subito dopo la croce parte il comodo sentiero, quello usato dai bagnanti, che riporta in riva al mare, al centro del golfo della Croce. Superata la punta Ronco (punto 9), che è lo sperone che chiude la baia, annunciato da un cartello, s’incontra il terzo sentiero di collegamento, in verità non difficile anche se talvolta può presentarsi scivoloso. L’ambiente solitario è di alta suggestione: la riva continua con lunghi tratti ghiaiosi, avendo davanti tutto il golfo di Trieste che è già ben delineato. Incontriamo ora l’ultimo punto impegnativo, dove il passaggio non è possibile in caso di alta marea e i caotici massi franati rendono difficoltoso (perfino pericoloso in caso di pioggia) il transito. Subito dopo inizia il quarto sentiero che sale, scalinato e in ultimo un pò erto, per andare a sfociare poco prima del campeggio Belvedere. Ancora ½ ora di splendida riva ciottolosa e, con Isola ormai in vista, si perviene alla prima struttura ormai pertinente alla limitrofa baia di San Simone. Qui arriva la buona strada asfaltata che scende dal campeggio Belvedere. E’ il punto dove confluisce il possibile percorso più facile: partendo da Strugnano e raggiunta la croce, si continua, con magnifico panorama, sull’orlo della falesia. Si prosegue poi, tralasciando il non lontano ma decentrato famoso santuario, percorrendo una carrareccia che transita a margine dei grandi uliveti di punta Ronco. Superato un lungo tratto erboso di grande panoramicità, si arriva al campeggio Belvedere, dove inizia la stradina asfaltata che conduce al mare. Esiste anche un altro sentiero che corre a mezzacosta nel bosco, tenendosi infine di poco sottostante al campeggio. Con un ultimo tratto di riva ben lastricata si giunge alla baia di San Simone, occupata dalle importanti strutture turistiche, d’estate molto frequentate e apprezzate dai bagnanti.
Ore 16.00 Simonov zaliv-Baia di San Simone (punto 10). Si esce dal recinto dello stabilimento balneare (che d’inverno è liberamente accessibile) raggiungendo il vicino posteggio dove attenderà la corriera. Ripreso l’abbigliamento cittadino, si percorre ora il lungomare che ci separa da Isola, passando vicino ad un sito archeologico romano e alle molte barche ormeggiate nella grande marina di Isola
Ore 16.30 Izola-Isola (punto 11). Visita al centro storico: percorrendo la passeggiata a mare, si perviene al mandracchio e alla piazza Grande; notevoli il palazzo del Comune e la chiesa di Santa Maria d’Aleppo. Nella piazzetta retrostante c’è la sede delle due Comunità degli Italiani presenti a Isola, la C.I. Besenghi) e la C.I.Dante Alighieri, situate nei ristrutturati palazzi Manzioli e Lovisato (15° sec.). Passeggiata per le vie del centro: passando tra le tipiche calli di stampo veneziano, si vedranno, tra l’altro, la chiesa di San Mauro e il palazzo dei Besenghi degli Ughi. a fine visita si raggiunge il posteggio (a 300 m) dove attenderà la corriera.
Ore 17.15 Isola. Partenza da Isola con la corriera. Si inizia il viaggio di ritorno
DOCUMENTAZIONE:
Descrizione dei paesi del litorale, tratto dal libro "Istria, guida storico-artistica" dell'edizioni Bruno Fachin
L'itinerario e i punti notevoli della gita con Google Maps
SITI INTERESSANTI: Informazione turistica Storia dell'Istria da "Arena di Pola" Istria con Wikipedia
SCHEDE: Lucija-SantaLucia Portorož-Portorose Piran-Pirano Strunjan-Strugnano Simonovzaliv-San Simone Izola-Isola
FOTO: Visioni a 360° con Burger
VIDEO: Il mio video della gita Il litorale sloveno Pirano 1 - 2
INFORMAZIONI UTILI: Isola-Palazzo Manzioli
MAPPE: Interattiva
PUBBLICAZIONI: Istria s Orari degli autobus in generale Orari autobus Isola-Pirano
Tabelle delle maree 1 - 2 Articolo del Piccolo Articolo sul Mandracchio dalla C.I. di Isola
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