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L’itinerario - 1.a
parte: Osp-Ospo (57 m), Kastelec-Castelli (320 m), Ocizla-Ocisla (427 m),
Klanec-San Pietro di Madrasso (436 m);
2.a parte: Rodik-Roditti (570 m), val
Sušica (395 m), Zavrhek-Zaverco (405 m), Škoflje-Scoffe (354 m).
Premessa: attraverso le ispezioni ci siamo resi conto che, specie per una comitiva,
il percorso completo sarebbe stato troppo lungo. Si è perciò deciso di
eliminare il tratto a piedi che da Klanec, passando per Kozina-Cosina (497 m) e
Hrpelje-Erpelle (506 m), portava a Rodik,
che è senz’altro il meno interessante. La corriera trasporterà i gitanti da
Klanec direttamente a Rodik (km. 6 di strada provinciale).
IL PROGRAMMA DELLA GITA, indicazioni e orari:
Ritrovo dei partecipanti alla gita in
piazza Oberdan (attenzione al cambio dell’ora).
Ore 7.30 Trieste. Partenza con la corriera. Raggiunta la valle delle
Noghere, oltrepassiamo l’ex-valico italo-sloveno e raggiungiamo direttamente il
paesino di Osp (a km 16 da Trieste). Breve sosta caffè presso il campeggio
Vovk.
Prima parte: Ore 9.00 Osp-Ospo (punto 1). Inizio dell’escursione a piedi. Si potrà
raggiungere Kastelec (il dislivello è di metri 270) anche avvalendosi della
corriera. Attraversiamo il paese, che è arrampicato sull’erto versante a
sinistra della spettacolare grotta di Ospo (che non si visiterà). Seguendo il
segnavia n° 1 della traversata slovena (che inizia ad Ankaran e si conclude a
Maribor), saliamo percorrendo un comodo sentiero e ignoriamo la deviazione che
ci porterebbe invece a Prebenico. A un tornante è possibile affacciarsi sulle
impressionanti pareti verticali dello squarcio che forma la grotta, che sono
molto apprezzate dai più bravi scalatori. Salendo la magnifica veduta si amplia
sulla valle dell’Ospo e sui colli dirimpettai (quello di Tinjan, specialmente),
con un pezzetto di mare sullo sfondo. Pervenuti senza problemi al margine di un
grande altopiano prativo pianeggiante che è stato quasi interamente requisito
per il pascolo, lo attraversiamo seguendo il percorso reso obbligato dai
recinti elettrificati, raggiungendo Kastelec. Il paese presenta parecchie case
rinnovate; interessante (specie nel portale) la chiesa dedicata a Santa Maria
Maddalena (1678). Sosta caffè (e servizi) presso l’agriturismo da Vlado.
Ore 10.30 Kastelec-Castelli (punto
2). Lasciamo il paesino e con una breve salita su carrareccia in parte
lastricata raggiungiamo l’effettivo bordo del grande altopiano di Socerb-San
Servolo, ora oggetto d’ingenti opere di disboscamento aventi la motivazione
ufficiale del
ripristino dell’ambiente carsico originale. Eccessivi anche i recinti
elettrificati inerenti a vaste aree riservate ai pochi animali al pascolo. A un bivio, prendiamo una strada bianca segnalata, che
consente di attraversare in modo pianeggiante l’altopiano. Siamo arrivati
all’orlo della grande conca di Beka-Ocizla. Giunti a un incrocio ci sono due
possibilità (si sceglierà al momento della gita): quella diretta, un’ottima
strada bianca, dapprima scende tenendosi al margine della conca per poi
risalire (due sorgenti lungo il percorso) fino allo slargo centrale di Ocizla.
Di poco più lunga la seconda: si devia su una carrareccia traversale che si
raccorda con la strada bianca che collega a Beka, che però presto lasciamo per
prendere a destra un sentiero (segnavia giallo) che scende proprio al centro
della grande depressione carsica. Durante il percorso (insidioso se con terreno
bagnato) si possono ammirare tre spettacolari fenomeni carsici ossia la grotta
dell’arco naturale, quella della cascata, e infine una foiba il cui fondo ha
pure un accesso tramite una grotta discendente secondaria. Con una non
impegnativa risalita (dislivello 100 m.) raggiungiamo il promontorio dove è
eretta la chiesa di S.M.Maddalena che precede l’arrivo al consistente paese di
Ocizla. Attraversando l’antico paese; colpisce il contrasto visivo fra le case
in rovina e quelle molto ben restaurate. In paese è stato pure recentemente
aperto il frequentato ostello Ociski Raj.
Ore 12.30 Ocizla-Ocisla (punto 3)
Proseguiamo con una stradina locale; siamo giunti alla sella spartiacque dove
inizia il torrente Rosandra. Ci accolgono le case sparse del paese di Klanec,
ormai composto più da ville nuove che da costruzioni datate. Il paese è noto
anche per un grandissimo tiglio a ornamento della sua chiesa di San Pietro.
Ore 13.15 Klanec-San Pietro di Madrasso (punto
4). Davanti all’unico bar del paese sarà in attesa la corriera proveniente
da Kastelec, che trasporterà l’intera comitiva direttamente a Rodik-Roditti.
Per completezza d’informazione diamo qui la descrizione dell’ipotetico
itinerario a piedi (segnato anche in mappa) da Klanec a Rodik: si percorre per
2 km. una strada asfaltata che nel tratto finale è piuttosto veicolata. Si
transita per il centro di Kozina-Cosina
(punto 5), che ormai presenta le sembianze di un grosso centro industriale e
commerciale. Con un sottopasso si va oltre la ferrovia, oltrepassando poi il
contiguo paese di Hrpelje-Erpelle
(punto 6). In fondo al paese parte una comoda carrareccia che procedendo in
modo pianeggiante attraversa in maniera diretta il territorio carsico e conduce
al paese di Rodik.
Seconda parte: Ore 13.30 Rodik-Roditti (punto 7). Sosta per il pranzo al sacco nei pressi della gostilna
Linč. Visita di Rodik, che è un bel paese, decentrato dalle vie principali,
composto di un intrico di vie e vecchie case (molte le restaurate) che
convergono nello slargo del paese dove insistono ben tre gostilne-ristoranti,
parecchio conosciute e frequentate anche dai triestini. Da notare che in
posizione elevata è sorta di recente un’altra ben attrezzata trattoria con
alloggio. Giro del paese con breve visita all’interno della sua chiesa;
interessante anche la visione di una grande cisterna. Vicino al paese resterà a
disposizione la corriera che consentirà, ai più stanchi, di concludere qui la
propria camminata.
Ore 14.30 Rodik-Roditti. Ripartenza a piedi dal
paese. L’intento finale è di raggiungere il campeggio presente a Škoflje,
passando dal villaggio di Zavrhek. Qui le ispezioni sono state molte e
laboriose perché si deve attraversare una zona collinare dove ci sono molti
incroci e bivi che possono provocare disorientamento: sarebbe oltremodo
auspicabile l’istituzione di un segnavia. Evitando una soluzione più lunga,
usciamo da Rodik e seguiamo (a un bivio a destra) una carrareccia pianeggiante
che, per un lungo tratto serpeggia seguendo a mezzacosta il versante del monte.
Giunti a un incrocio prendiamo quella che va in discesa. Seguendo sempre questa
strada bianca alla fine si potrebbe arrivare al paese di Dane-Danne e da qui a
Matavun e le Škocjanske Jame (quest’alternativa, che sarà adottata solo nella
rara eventualità che il rio Sušica non fosse guadabile, è stata comunque
segnata in pianta). Noi invece la lasciamo (bivio non evidente) e attraversiamo
in modo libero un pianoro allo scopo di raggiungere la sella dove passa il non
difficile sentiero che ci permette di scendere, attraversando un ambiente molto
solitario e suggestivo, fino al greto del rio Sušica. Specialmente in questo
tratto, in caso di terreno bagnato e possibili tratti fangosi), sono
raccomandabili i bastoncini.
Ore 16.00 Val Sušica (punto 8). Percorriamo un breve
tratto della bella valle (segnavia n° 1) e, attraversato il rio, s’individua
una buona mulattiera che risale sul versante opposto. Giunti in alto, a un
bivio deviamo a destra e seguendo una trattorabile andiamo a sfociare su una
strada asfaltata locale proprio dove questa presenta il bivio per il paesino di
Podgrad. Lasciamo subito l’asfalto perché si deve seguire invece la larga
strada bianca che scende in maniera un pò tortuosa ma diretta alle poche case
che compongono il paesino di Zavrhek. Anche quest’antico villaggio, che è posto
in una bella posizione appartata, presenta parecchie case rinnovate.
Ore 17.00 Zavrhek-Zaverco (punto 9). Attraversiamo l’abitato
e aggirata una collinetta subito ci appare la grande valle del fiume
Reka-Timavo e la nostra ormai poco distante meta finale, Škoflje, che
raggiungiamo seguendo una carrareccia. Transito per le vie del paese, allo
scopo di pervenire all’agriturismo Dujčeva. Meritevole una visita al suo grande
campeggio che è posto in riva al Timavo e incorpora l’interessante resto di un
mulino.
Ore 18.00 Škoflje-Scoffe (punto 10). Sosta di 1 ora presso
l’agriturismo Dujčeva
per festeggiare la conclusione della terza
tappa del “Andar per campeggi”. Possibilità d’usufruire in convenzione
facoltativa, da prenotare in segreteria entro venerdì 28 marzo, di una cenetta
composta da jota+salciccia+pane+dolcetto al prezzo di € 6.
Ore 19.00 Škoflje-Scoffe. Ripresa la nostra corriera, si rientra a Trieste
passando per Lokev e Basovizza.
Ore 20.00 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km. 28 da Škoflje). Fine della gita.
Caratteristiche dell’escursione: si svolge su percorso misto: 30 %
sentiero, 50 % carrareccia, 20 % su strada asfaltata. Consigliabile l’uso dei
bastoncini.
Percorso completo: 6-7 ore di cammino,
dislivello metri 600 in salita, metri 350 in discesa. Per agevolare i nostri
gitanti meno allenati, la corriera sarà a loro disposizione lungo il percorso
nei punti: Osp (1), Kastelec (2), Klanec (4), Rodik (7) e infine presso Škoflje
(10), dove si concluderà la gita. In tal modo ogni partecipante avrà la
possibilità di poter scegliere, a suo autonomo giudizio, di eventualmente poter
accorciare parte dell’itinerario.
La mappa, tratta dalla carta slovena
“Primoska” è in scala adattata 1:60000.
Il programma sarà strettamente osservato
salvo causa di forza maggiore.
Capogita:
Sergio Ollivier - cell. 3493413641