Premessa: la gita è abbinata a un’altra più lunga che propone una traversata da Ovaro-Lenzone a Arta Terme passando per la forcella Arvenis (o Tamai), unico punto in comune dei due itinerari.
Percorso stradale: partenza
in corriera da Trieste, arrivo a Ovaro e discesa del primo gruppo. La corriera
riparte da Ovaro e porterà i gitanti del secondo gruppo a Sutrio 1300 passando
per Ravascletto. Alla conclusione dell’escursione la corriera andrà da Sutrio
1300 ad Arta Terme da dove, a comitiva riunita, ripartirà per Trieste.
Gli orari seguenti partono dal presupposto di un arrivo a Sutrio 1300 entro le ore 10.30
Salita ai MONTI
ZONCOLAN, TAMAI e ARVENIS.
partendo da SUTRIO 1300
L’itinerario: Sutrio 1300 (1320 m),
rifugio Tamai (1705 m), sella Zoncolan (1730 m), monte Tamai (1970 m), forcella
Arvenis (1847 m), monte Arvenis (1968 m-facoltativo), malga Tamai (1584 m),
Sutrio 1300 (1320 m).
IL PROGRAMMA, indicazioni e orari: cliccando sui nomi in rosso si aprono i siti corrispondenti
Ore 10.30 Sutrio 1300 (punto 1). Partenza a piedi dai posteggi
delle strutture turistiche (rifugio hotel Moro, baita da Rico, al Pignau e Tre abeti) in gran parte chiuse in questo periodo, poste alla
partenza degli impianti sciistici. Per raggiungere la sella Zoncolan si è giocoforza
scelta la percorrenza delle piste da sci perché queste hanno occupato gran
parte il versante est dei monti Zoncolan e Tamai, condizionando gli itinerari
escursionistici. Inizialmente si transita sul prato della facile pista che
porta all’albergo al Cocul; poi seguiamo una successiva pista che parte a fianco. Giunti
al ripiano dove ci sono due serbatoi d’acqua che servono per la produzione della neve artificiale, scegliamo la pista meno ripida,
quella che si tiene vicino alla strada asfaltata arrivando così alla baita albergo Goles. Poco più su si trova la Terrazza Tamai. Infine, per evitare ancora l’asfalto, seguiamo un raccordo della pista che
ci consente di raggiungere il piccolo ma confortevole rifugio Tamai, che
essendo aperto è un ottimo punto d’appoggio per un ristoro, anche mangereccio.
Qui i meno allenati potranno concludere la loro camminata tornando
autonomamente alla corriera seguendo le piste fatte all’andata oppure la strada
asfaltata.
Ore 12.30 rifugio Tamai
(punto 2). Con una breve salita
raggiungiamo la sella Zoncolan, dove passa la strada, diventata nota per le
epiche imprese ciclistiche, proveniente da Ovaro.
Ore 12.45 sella Zoncolan (punto 3).
Cominciamo a seguire il sentiero segnalato n°170, che dapprima sale e poi va a
raccordarsi con le piste delle seggiovie più meridionali. Per salire al monte Tamai si può sia tranquillamente risalire tutta la larga pista che termina in vetta oppure,
ed è senz’altro più meritevole, seguire ancora il panoramicissimo sentiero 170
che risale lungo la cresta della dorsale erbosa e si conclude poco sotto la
cima, proprio dove arriva l’indubbiamente deturpante seggiovia. La vera vetta e
il libro delle firme sono ormai a due passi. Il panorama a 360° è molto vasto e
spazia tutt’intorno su molte valli e altre importanti cime. Proprio di fronte
si erge il dirupato monte Arvenis.
Ore 14.00 monte Tamai
(punto 4). Con un sentiero poco
segnalato ma evidente scendiamo alla forcella Arvenis (o Tamai), che separa il Tamai
dall’Arvenis. Da qui passa il collegamento escursionistico fra Ovaro (val
Degano) e Arta Terme (val del But) oggetto della gita abbinata. La salita è molto
meritevole da fare, a patto di possedere ancora la voglia e la forza. Importante:
gli orari si riferiscono a chi sceglie di salire anche il monte Arvenis; chi
fosse in ritardo o vi rinuncia partiranno dal monte Tamai con più calma,
accompagnati da un collaboratore della Trenta Ottobre.
Ore 14.30 forcella Arvenis (punto 5).
La salita al monte Arvenis è meno impegnativa di quanto sembra. Il sentiero,
pur talvolta stretto, è ben tracciato e sceglie i tratti più adatti e meno
esposti. Arrivare in cima è molto soddisfacente perché questa è forse ancor più
svettante e panoramica del dirimpettaio Tamai.
Ore 15.15 monte Arvenis
(punto 6). Si ritorna alla forcella Arvenis
seguendo lo stesso sentiero. Dalla forcella parte in discesa il sentiero n°157,
che inizialmente è un po’ trascurato, quello che farà il primo gruppo, che ci
porterebbe verso altre malghe (Agareit, Meleit, Dauda ) e infine, passando per
il paesetto di Fielis, fino a Arta Terme. Noi invece prendiamo un sentiero di raccordo
abbastanza dissestato che sfocia su una carrareccia e prendendo questa a
sinistra arriviamo alla rinnovata malga Tamai.
Ore 16.30 malga Tamai
(punto 7). Una strada in salita ci riporterebbe nel cuore del
comprensorio sciistico e al rifugio Tamai, noi invece prendiamo, con qualche
incertezza perché il segnavia è sbiadito, un buon sentiero che prima traversa e
poi scende con tornanti fatti di recente che ci consentono di evitare di
attraversare le piste. Siamo così giunti al ormai conosciuto ripiano con i laghetti
artificiali. Ripercorrendo le piste che abbiamo seguito al mattino,
raggiungiamo infine i grandi posteggi di Sutrio 1300 e la nostra corriera.
Ore 17.30 Sutrio 1300 (punto 1). Partenza con la corriera,
allo scopo di raggiungere Arta e il primo gruppo, giunto alla loro conclusione
della traversata Ovaro-Arta Terme.
Ore 18.15 Arta Terme.
Partenza di tutta la comitiva con la corriera per il rientro a Trieste.
Il
programma della gita sarà strettamente osservato, salvo casi di forza maggiore.
Capogita: Roberto Vernavà (cell. 3382598652)
Capogita: Roberto Vernavà (cell. 3382598652)
Caratteristiche dell’itinerario
completo (E): ore 6.30 di cammino. Dislivello metri 770 in salita e in discesa.
Senza l’ascesa al monte Arvenis, ore 1 e ½ e 120 metri di dislivello in meno.
La mappa della gita è tratta dalla carta Tabacco n° 9 di scala originale 1:25000
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