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GITA NEL PARCO DELLE DOLOMITI FRIULANE

DOMENICA 6 OTTOBRE 2013
GITA DEL CAI XXX OTTOBRE PER COMMEMORARE IL CINQUANTENARIO DEL DISASTRO DEL VAJONT
saranno allestiti due itinerari:
“SENTIERO DEL CARBONE"     IN TRAVERSATA 
da ERTO a CASSO e discesa alla DIGA DEL VAJONT
L’itinerario: Erto (754 m), inizio Val Zemola (1000 m), Casso (964 m), diga del Vajont (723 m), base della frana (820 m).                             
oppure
SALITA AL MONTE TOC
L’itinerario: Base della frana (820 m), ricovero Casera Vasei (1610 m), monte Toc (1921 m)  e ritorno.                                                               

IL PROGRAMMA DELLA GITA: indicazioni e orari
Ritrovo dei partecipanti alla gita in piazza Oberdan;
Ore 6.30 Trieste. Partenza con la corriera. Raggiunta la val Cellina, si oltrepassa il lago di Barcis e Cimolais, pervenendo a Erto (km. 172 da Trieste). La comitiva si dividerà in due gruppi, a seconda dell’escursione che avranno scelto all’atto dell’iscrizione alla gita.
Primo gruppo – IL SENTIERO DEL CARBONE:       
Ore 10.00 Erto (punto 1). Incontro con le guide del Parco delle Dolomiti Friulane. Visita con illustrazioni della guida al museo del Centro Visite, che racchiude le testimonianze storiche-etnografiche sul prima, durante e il dopo della tragedia del Vajont di 50 anni fa.
Ore 11.00 Erto. Inizio dell’escursione. Raggiunta la parte alta e nuova di Erto, si salirà ancora dirigendosi in direzione dell’imbocco della val Zemola, raggiungendo il “sentiero del carbone”. E’ il sentiero che i valligiani usavano per trasportare a spalle il carbone vegetale fino al Piave. Il sentiero, che è sempre agevole e procede senza sensibili dislivelli, consente di avere una visione totale della gigantesca frana che 50 anni fa, il 9 ottobre 1963, si staccò dal dirimpettaio monte Toc e precipitando nel lago provocò l’enorme ondata che spazzò via Longarone e altre frazioni, provocando 2.000 vittime. Durante la camminata ci si fermerà in vari punti del percorso, dove la guida esporrà ai gitanti le sue osservazioni e spiegazioni. Il sentiero, dopo aver attraversato un ghiaione e superato un dosso, raggiunge il paese di Casso.
Sosta per il pranzo al sacco e visita alle strette vie del caratteristico paesino, costruito a gradoni seguendo le pendenze del versante.
Ore 14.00 Casso (punto 2). Ripartenza. Sempre accompagnati dalla guida, si segue una buona mulattiera fino a quando s’incontra un bivio. Si tralascia il sentiero segnalato di destra (n° 395a) che traversa in quota e poi scende, quale scorciatoia, attraversando per due volte la strada che porta a Longarone. Prendendo quello a sinistra invece (sentiero n° 380), si scende comodamente nel bosco raggiungendo la strada asfaltata, in prossimità della diga.
Ore 15.30 Diga del Vajont (punto 3). La guida ci condurrà nel transito, che è molto spettacolare, sopra il coronamento della diga, da dove si apre un’impressionante visione della gola dove si era incanalata l’ondata che distrusse Longarone. Infine, con un percorso su carrareccia si transiterà sul versante opposto, camminando sui detriti della frana, fino a raggiungere il posteggio dove sarà in attesa la nostra corriera. Nei pressi c’è un bar potrà essere utile come punto di ristoro finale.
Secondo gruppo - SALITA AL MONTE TOC:
Ore 10.30 Erto (punto 1). Partenza con la corriera per raggiungere il vicino posteggio posto alla base della frana (punto 6).
Inizio dell’escursione a piedi. Si segue il sentiero n° 907 che dopo un breve tratto su strada bianca comincia a salire in modo erto in un bosco di faggi e abeti fino a raggiungere la base di una parete rocciosa, la Croda Vasei (belvedere). Si prosegue con un buon sentiero che arriva al pianoro dove c’erano i pascoli della casera Vasei, sulle cui fondamenta è stata costruita una baita-ricovero in legno.
Ore 13.00 Ricovero Casera Vasei (punto 4). Si continua a salire, facendo attenzione alle rade segnalazioni, seguendo un facile sentiero che perviene a un bivio (quota 1870). Andando a sinistra si accederebbe alla cima Mora (di pari panoramicità e altezza), noi andremo a destra per raggiungere, senza particolari difficoltà, la cima del monte Toc. Da questa posizione elevata si potrà godere di un estesissimo panorama a 360 °, che spazia dalla valle del Piave e le tante montagne a occidente fino alle più vicine cime del gruppo del Duranno e del Col Nudo. Sosta per il pranzo al sacco.
Ore 14.00 Monte Toc (punto 5). Per la discesa si seguirà il percorso già fatto nella salita. Pervenuti al posteggio iniziale, se in anticipo sui tempi, si potrà eventualmente aggregarsi al primo gruppo per partecipare, tutti insieme, alla visita al coronamento della diga del Vajont (costo individuale di € 5).
Ore 17.00 Posteggio del Vajont (punto 6). Inizio del viaggio di ritorno con la corriera. Si scenderà a Longarone e poi, per il viaggio di rientro a Trieste, si percorreranno i tratti autostradali (A/27 e A/4).
Ore 20.00 Trieste. Arrivo in piazza Oberdan (km 195 dal Vajont). Fine della gita.

Altre indicazioni: Il sentiero del carbone si svolge su mulattiere facili e ben tenute.
Ore di cammino (escluse le soste per le illustrazioni): circa 3-4 ore. Dislivello 300 in salita e in discesa.
La salita al monte Toc invece avviene su sentiero in qualche tratto un po’ erto ma sempre sicuro. Ore 6-7 di cammino. Dislivello salita e discesa 1.100 metri. Opportuni i bastoncini.
La mappa, tratta dalla carta Tabacco n° 21, è in scala 1: 25000.

ISCRIZIONI: già al momento dell’iscrizione alla gita si dovrà comunicare quale itinerario si desidera seguire: per chi sceglierà la salita al monte Toc la quota sarà di € 21. Per il “sentiero del carbone” invece si dovrà pagare, all’atto dell’iscrizione in sede, un supplemento di €uro undici (11) comprendente il costo della visita al museo del Centro Visite, il transito sul coronamento della diga e l’accompagnamento, durante tutta l’escursione, di una guida del Parco delle Dolomiti Friulane.